Foscolo editore di Dante: a proposito di uno 'Specimen' inedito
DOI:
https://doi.org/10.26034/tenzone-23-11Parole chiave:
Ugo Foscolo, Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Prospectus, John Murray, William Pickering, Divine ComedyAbstract
Lo studio intende illustrare una carta finora inedita, conservata presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze, che risulta implicata con il progetto foscoliano di un'edizione della Commedia di Dante. La carta è occupata da uno Specimen in cui sono stampati ventuno versi del III canto dell'Inferno, corredati di un apparato critico negativo ed essenziale, e fa parte di un foglio di stampa costituito da un Prospectus of an edition of the poems of Dante, Petrarch, Ariosto, and Tasso, mediante il quale Foscolo, esule in Inghilterra, tentava di procacciarsi sottoscrittori privati per finanziare un'impresa editoriale più ampia, concernente le opere dei maggiori poeti italiani. Restituito il Prospectus nella sua forma originaria, il contributo si pone un duplice obiettivo: da una parte, collocare il documento nell'ambito dei progetti editoriali dedicati da Foscolo ai classici italiani, corrispondenti ad altrettanti "prospetti" usciti per istanza del poeta, e, dall'altra, proporre un esame comparativo tra lo Specimen e il successivo commento filologico alla Commedia che consente di rintracciare, nel documento inedito, l'adozione di un preciso metodo di lavoro, basato su un utilizzo ragionato delle edizioni dantesche ritenute da Foscolo più significative.
The study aims to present a previously unpublished document preserved in the Biblioteca Marucelliana in Florence, which is linked to Foscolo's project for an edition of Dante's Divine Comedy. The document contains a Specimen featuring twenty-one verses from the third canto of the Inferno, accompanied by a concise and negative critical apparatus. It is part of a printed sheet entitled Prospectus of an edition of the poems of Dante, Petrarch, Ariosto, and Tasso, through which Foscolo, then an exile in england, sought private subscribers to finance a larger publishing venture dedicated to the works of the foremost Italian poets. By reproducing the Prospectus in its original form, this contribution has two primary objectives. First, it seeks to situate the document within the broader context of Foscolo's editorial projects concerning Italian classics, which correspond to various similar "prospectuses" issued at the poet's initiative. Second, it undertakes a comparative analysis between the Specimen and Foscolo's subsequent philological commentary on the Divine Comedy. This comparison reveals that the unpublished document reflects the adoption of a precise working method, grounded in a reasoned use of the editions of the Divine Comedy that Foscolo deemed most significant.
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